CMS in mostra al Museo Ettore Fico

31 ottobre 2015 – 28 febbraio 2016

Torino – Museo Ettore Fico – Via Francesco Cigna, 114

All’interno di un ricco e stimolante percorso dedicato alla Vanitas, al Museo Ettore Fico di Torino è visitabile fino al 28 febbraio la mostra di Luca Pozzi The Messengers of Gravity, che celebra una delle più ambiziose macchine mai costruite dall’uomo per sondare i misteri dell’universo, l’esperimento Compact Muon Solenoid (Cms).

L’opera più significativa è l’installazione Wilson Tour Majestic collocata sulla facciata del museo, frutto di una collaborazione diretta tra l’artista e i ricercatori dell’esperimento Cms. È costituita da un telo di Pvc stampato a getto d’inchiostro (6 x 27 metri) raffigurante Cms in scala 1:1 davanti al quale sono state fotomontate in post-produzione digitale delle palline da tennis giganti volutamente distorte che evocano i fasci di protoni nell’istante prima della collisione. La grande immagine di Cms è opera dei fisici e fotografi Michael Hoch e Maximilian Brice di Art@Cms, un progetto sviluppato all’interno della collaborazione Cms.

Due eventi organizzati dalla Sezione di Torino dell’Infn e dall’esperimento Cms offriranno l’opportunità ai visitatori del museo di avvicinarsi alla fisica delle particelle e alla fisica astroparticellare grazie agli interventi di scienziati dell’Infn, dell’Università e del Cern.

In calendario vi è una tavola rotonda rivolta al grande pubblico con la partecipazione di Amedeo Staiano, direttore della Sezione Infn di Torino, Tiziano Camporesi, spokesperson di CMS, Michael Hoch, responsabile di Art@Cms, Nicolao Fornengo, professore dell’Università di Torino, Luca Pozzi e la conduzione di Piero Bianucci scrittore, giornalista scientifico e editorialista di “La Stampa”. Successivamente verrà organizzato un evento per le scuole secondarie in cui i ragazzi saranno accompagnati a riflettere sia sulla dimensione artistica dell’installazione sia su quella scientifica, grazie agli interventi di ricercatori dell’INFN, dell’Università, del CERN e dell’artista stesso.

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